Colesterolo LDL
Definizione
Le lipoproteine a bassa densità (Low-Density Lipoprotein) sono la principale forma di trasporto del colesterolo verso i tessuti. Qui intervengono in diversi processi: la costruzione delle membrane cellulari, la sintesi di ormoni (testosterone, estrogeni, cortisolo), la produzione di acidi biliari per l’assorbimento dei lipidi, la biosintesi endogena della vitamina D, ecc..
La loro funzione è fisiologicamente importante, ma un eccesso di LDL nel sangue è associato a un rischio aumentato di aterosclerosi, un processo di degenerazione dei vasi sanguigni che può portare alla loro occlusione, con gravi conseguenze (infarto, ictus, aneurismi, ecc). Per questo motivo sono definite "colesterolo cattivo".
Ruolo ed effetti sull’organismo
Il dosaggio delle LDL è un parametro chiave nella valutazione del rischio cardiovascolare ed è spesso il target terapeutico principale nei soggetti ipercolesterolemici.
Quando i livelli di LDL nel sangue sono elevati, le particelle tendono a permanere più a lungo nel circolo ematico a causa della saturazione dei loro recettori epatici. Questa maggiore esposizione temporale le rende più suscettibili all’ossidazione, un processo favorito da diversi altri fattori come lo stress ossidativo sistemico, la presenza di radicali liberi, l’iperglicemia persistente, il fumo di sigaretta e stati infiammatori cronici. L’ossidazione delle LDL le trasforma in particelle biologicamente attive che contribuiscono alla disfunzione endoteliale e allo sviluppo dell’aterosclerosi.
Ma non tutte le LDL sono uguali: le LDL piccole e dense, più suscettibili all’ossidazione, sono più aterogene rispetto a quelle grandi e meno dense.
Valori di riferimento
Nel 2019 la European Society of Cardiology (ESC/ EAS) ha definito 4 diversi intervalli target, a seconda del rischio cardiovascolare. In altre parole, non esiste un valore univoco di riferimento, ma un intervallo di valori auspicabile sulla base di altri indicatori di salute (ad es. diabete, insufficienza renale, pregressi eventi cardiovascolari, ecc.). In corrispondenza di un rischio basso, come per la maggior parte della popolazione, è auspicabile un valore di colesterolo-LDL massimo di 116 mg/dL.
Calcolo del colesterolo LDL
Le LDL plasmatiche possono essere misurate direttamente o stimate attraverso la formula di Friedewald, valida quando i trigliceridi sono <400 mg/dL:
LDL-C = Colesterolo Totale – HDL – (trigliceridi/ 5)
Questa formula si basa sull’assunto che il contenuto di colesterolo nelle VLDL sia circa un quinto del valore dei trigliceridi. In presenza di ipertrigliceridemia marcata, è preferibile il dosaggio diretto.
Miti da sfatare
Il colesterolo alimentare ha un impatto molto limitato sui livelli ematici rispetto alla sintesi endogena da parte del fegato. Eliminare dalla propria dieta gli alimenti più ricchi di colesterolo, come le uova, apporta ben pochi benefici, se non si interviene su altri aspetti dell'alimentazione e dello stile di vita.
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ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias, European Heart Journal (2011) 32, 1769–1818