Metabolismo basale

Definizione  

Il metabolismo basale (o BMR, da Basal Metabolic Rate) rappresenta il minimo dispendio energetico necessario per il mantenimento delle funzioni vitali in condizioni standardizzate: stato di veglia, riposo fisico e mentale, digiuno da almeno 12 ore, temperatura ambiente (22–26 °C) e assenza di patologie o stress fisiologici.

 

Ruolo fisiologico

Il BMR costituisce la quota più elevata del dispendio energetico totale giornaliero, coprendo in media tra il 60% e il 70% nei soggetti sedentari. È l’energia necessaria per il funzionamento degli organi interni (cuore, fegato, cervello, reni) e dei tessuti, anche in condizioni di riposo. Circa 2/3 del metabolismo basale è speso dagli organi viscerali, mentre 1/3 dai muscoli scheletrici, anche a riposo.

I fattori che influenzano principalmente il metabolismo basale sono:

  • il peso corporeo
  • la composizione corporea  (massa magra = maggiore dispendio)
  • l' età (con l'invecchiamento si perde massa magra),
  • il sesso (le donne hanno mediamente meno massa magra a parità di peso),
  • stato ormonale (es. funzionalità della tiroide),
  • temperatura corporea (aumenta di circa il 13% per ogni grado > 37°C).

Esistono numerose equazioni predittive per il calcolo del metabolismo basale. La più diffusa è la formula di Harris-Benedict, che stima il BMR in base a peso, altezza, età e sesso. Questa formula e altre analoghe, pur essendo pratiche, comportano sempre un'approssimazione.

 

Miti da sfatare

Il "metabolismo bloccato", di cui spesso si sente parlare, non esiste; non sarebbe compatibile con la vita. Altrettanto abusata è l'espressione "metabolismo lento", soprattutto quando si allude a non meglio specificate condizioni genetiche. 

Esistono, invece, condizioni patologiche, come ipotiroidismo e ipertiroidismo, che riducono o stimolano l'attività della tiroide. Anche in questo caso, però, l'impatto sul metabolismo basale, almeno nella maggior parte dei casi, è più limitato di quanto si pensi.

 

Curiosità

L'esposizione al freddo stimola il metabolismo basale, grazie all'attivazione del grasso bruno. A differenza del grasso bianco, che funge da riserva energetica, il grasso bruno produce calore dissipando parte dell'energia accumulata nei mitocondri. Negli adulti, è concentrato principalmente in regioni come il collo, la zona interscapolare e la clavicola.

 

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